PORTO GIOIA TAURO, PROTESTA SOSPESA, RIPRENDE L’ATTIVITA’

Alle ore 20:50 di ieri, dopo 50 ore il fermo, i due pullman che portano i dipendenti dalla zone d’ingresso alle banchine del porto di Gioia Tauro, si muovono con il le maestranze a bordo.

Situazione sbloccata dopo una lunga trattativa tra azienda e parti sociale (erano presenti anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil) e le successive infuocate assemblee con i lavoratori nelle quali i sindacati hanno annunciato la ripresa della trattativa sull’Agenzia del lavoro ma soprattutto la disponibilità di MCT di verificare se esistano le condizioni per ridurre il numero dei 442 esuberi. La verifica sarà fatta sulla base degli aspetti tecnico-organizzativi avendo come riferimento i volumi del novembre 2015.

Adesso la trattativa passa a Roma dove il 19 ottobre è previsto un incontro sui meccanismi per lanciare l’Agenzia del lavoro, ma soprattutto sugli elementi di potenziamento delle attività (rappresentate dalla costruzione del bacino di carenaggio e dalla partenza del gateway ferroviario) che dovrà portare al reinserimento, entro i prossimi 36 mesi, dei portuali collocati fuori la produzione.

Già ad agosto il Governo si era impegnato, firmando un accordo,  a investire circa 45 milioni di euro per la creazione della Agenzia che si occuperà della riqualificazione e della ricollocazione dei dipendenti portuali che usufruiscono attualmente degli ammortizzatori sociali.