Pronunciando la rituale formula di canonizzazione durante la messa in Piazza San Pietro, papa Francesco ha proclamato 35 nuovi santi tra questi Angelo da Acri (1669-1739), calabrese detto l'”apostolo delle Calabrie“. Angelo da Acri era stato dichiarato “beato” da papa Leone XII che ordinò la pubblicazione del suo decreto di beatificazione il 9 dicembre 1825.
All’anagrafe Luca Antonio Falcone, divenne frate francescano a Belvedere Marittimo, nel convento dei frati minori cappuccini e successivamente, dopo lunghi anni di noviziato con studi teologici e umanistici, fu ordinato sacerdote. Il 18 dicembre 1694 fu ordinato diacono nella cattedrale di Cosenza e destinato alla predicazione. La sua opera di divulgazione della parola di Cristo fu colta ma svolta con semplicità per il linguaggio comprensibile a tutti, predicando in quasi tutta l’Italia meridionale: a Napoli, Salerno, Montecassino e in quasi tutte le città o paesi di Calabria e Messina. Si schierò dalla parte dei deboli contro gli abusi e le prepotenze dei potenti, castigando la corruzione del suo tempo e denunciando con passione e accanimento le ingiustizie sociali.