Ago 2 2016
NON POTRA’ MAI CRESCERE UNA CITTA’ … REGGIO
di Pino Minniti
Non potrà mai crescere una città definita turistica che non ha niente che lo possa garantire (porto turistico, spiagge attrezzate, parchi, programmi, itinerari turistici, ecc, ecc.).
Non potrà mai crescere una città se i suoi abitanti non producono (una volta c’erano le fiere dove emergeva la grande padronanza dell’artigianato nostrano, i mercati davano sfogo a succulenze che le nostri genti nel crearle ne andavano fieri ed erano una garanzie di salute per chi le acquistava, l’arte dava uno spazio immenso alla creatività dei nostri artisti, ecc.).
Non potrà mai crescere una città che ha come base e come obiettivo di crescita economica, i servizi di pulizia o di manutenzione (sono servizi essenziali che nella città non devono mancare ma non danno profitto. Gli obiettivi bisogna destinarli su altro per aver un ritorno economico).
Non potrà mai crescere una città dove regna la disputa su chi è il più bello (gli scontri ed i poteri politici, gli scontri ed i poteri ‘ndranghetistici, gli scontri ed i poteri massonici, le deviazioni giudiziarie che garantiscono certe fasce o istituzioni sociali, … non ci servono. Bisogna emarginare e mettere al bando chi sbaglia e chi ne fa parte e non esaltarlo a grand’uomo).
Non potrà mai crescere una città dove alla base di tutto regna l’arroganza (spesso sotto questo aspetto sbagliano anche le forze dell’ordine).
Non potrà mai crescere una città dove la presunzione di esser magnifici la vince su tutto (non è solo chi ha più consensi il genio del futuro, ogni essere ha delle capacità che potrebbero dare risvolti positivi alla città stessa).
Non potrà mai crescere una città se alla base mancano le idee per lo sviluppo collettivo della società (vedo tantissime lacune anche da parte di chi dovrebbe ed ha la capacità di agire).
Non potrà mai crescere una città quando si dà credito e si agisce condizionati dal potere dove le cariche pubbliche, amministrative e di qualsiasi ruolo o professione che richieda responsabilità nei confronti di altri, è affidata secondo criteri di appartenenza a lobby o altri tipi di conoscenze familiari (nepotismo e in senso allargato clientelismo) o di casta economica (oligarchia).
Non potrà mai crescere una città se nel DNA del Reggino esiste il malaffare (tema scottante di cui tutti sanno ma essendo santi i colpevoli sono sempre gli altri).
Non potrà mai crescere una città se si continua a dare per scontato le norme che ci hanno guidato fin’ora (tantissime sono vecchie e non adatte al tempo che viviamo).
Non potrà mai crescere una città se le istituzioni non cambiano metodo (la staticità difatti non è nel cittadino solo ma è soprattutto nelle regole istitutive che di solito aiutano chi è propenso al malaffare).
Non potrà mai crescere una città dove le norme le deve rispettare solo una parte di cittadini (quelli onesti) agli altri tutto è consentito.
Non potrà mai crescere una città se …, se …, se …, se ….
Eppur basta poco. L’egoismo, l’invidia, la voglia di arrivare e di arricchirsi ad ogni costo, messi da parte consentirebbero nel tempo una vita più agiata per tutti.
Il confronto tra le parti più sane garantirebbe più civiltà con regole precise sul rispetto del genere umano,sul rispetto dell’ambiente, sul rispetto della natura, ecc. ecc.
La storia ci insegna tanto soprattutto alla nostra città che ha subito il dominio di diverse culture.
Oggi cambiare non è più un opzione, … è diventata una necessità.