I PALAZZI REGGINI: PALAZZO SAN GIORGIO

Ubicazione: Piazza Vittorio Emanuele II (Piazza Italia)

Architetto: Ernesto Basile (1918-1921)

Opera di uno dei maestri dell’architettura liberty italiana, sede dell’amministrazione comunale occupa l’isolato urbano compreso tra la piazza Vittorio Emanuele II, denominata piazza Italia, la via Miraglia, la via Osanna e il corso Garibaldi.

L’incarico per redigere il progetto per la nuova sede municipale, che prima del terremoto del 1908 sorgeva sull’isolato opposto lungo il Corso Garibaldi (oggi occupato dal Teatro Comunale, viene affidato dal sindaco on. Giuseppe Valentino, nell’anno 1912 al prof. Arch. Ernesto Basile, che negli anni successivi elaborò alcune proposte. Ottenuta l’approvazione definitiva il 29 dicembre 1918, dieci anni dopo il disastro, si dava avvio ai lavori che furono completati nell’anno 1921. Se si pensa alle polemiche che accompagnarono la soluzione proposta dal Basile per il Palazzo del Parlamento a Roma, la scelta del sindaco Valentino fu molto coraggiosa, scegliendo per il palazzo più rappresentativo una aderenza verso il “nuovo stile”

L’impianto pianimetrico dell’edificio si adatta alla forma quasi quadrata dell’isolato articolandosi al piano terreno in due parti, una con fronte diretto verso la piazza, l’altro con fronte verso via Osanna. Tra le due parti si sviluppa una galleria con un percorso carrabile con accesso sul corso, dirimpetto al prospetto principale del Teatro Comunale, terminante con leggero declivio sulla via Miraglia, in asse con la via Spanò Bolani (privata) determinando un cannocchiale visivo verso il mare. La galleria viene illuminata ai suoi lati da ampi finestroni, sul lato meridionale, aperti su due cortili interni e, sul lato opposto è delimitata da un percorso pedonale rialzato che si apre sui due corrispondenti cortili. Due solenni portoni in legno di rovere arricchiti da fregi di ispirazione liberty definiscono l’ambito della galleria alle cui testate vennero ricavate delle nicchie per ospitare delle statue, mai collocate.

Al piano superiore, cui si accede dalle ampie scalinate raccordate all’accesso principale, collocate in asse alla piazza Italia, si trovano, sul lato meridionale, il salone di rappresentanza (denominato sala dei lampadari per la presenza di pregevoli lampadari in vetro di Murano) con decorazioni in stile liberty; la sala del sindaco, con pregevoli decorazioni sul soffitto, e quella della Giunta Municipale oltre alle sale che ospitano i gruppi politici che continuano anche sugli altri lati dell’edificio. In posizione centrale è situata la sala del Consiglio, a forma di emiciclo, sormontata da una copertura a padiglione, pregevole nelle decorazioni liberty e negli arredi disegnati dallo stesso arch. Basile.

Il prospetto principale, che si articola lungo il lato settentrionale della piazza, è definito da un basamento, che compensa il salto di quota tra il corso e la via Miraglia, su cui si sviluppa un ordine gigante con lesene impreziosite da capitelli e fregi liberty su cui si appoggia un ampio cornicione oltre il quale si sviluppa il muro d’attico ritmato dalle testate delle lesene. Per sottolineare il piano nobile il basamento prosegue con una decorazione a fasce orizzontali che sviluppa la decorazione esterna delle finestre con apertura ad arco sottolineata da una bagnatura a ventaglio che ricordano le finestre del coevo ampliamento di Palazzo Montecitorio a Roma. I contrasti e i chiaroscuri che sono dovuti agli oggetti ed alle rientranze degli elementi cementizi non eccedono tuttavia ad una esuberanza formale che, seppure ispirata da una matrice classica, tuttavia riesce a indirizzare verso una “speciale forma dei contorni” e al movimento di pieni e di vuoti che caratterizza le opere della tarda maturità del Basile.

In corrispondenza dell’ingresso principale gli elememti decorativi si addensano in un corpo leggermente avanzato che rievoca la sagoma di una torre. Per sottolineare l’asse architettonico, rialzata rispetto al muro d’attico, due lesene con capitello racchiudono, oltre al portone, il balcone della sala di rappresentanza su cui si apre una trifora regolare. Due decorazioni con lo stemma cittadino sono situati sul cornicione, in asse con le due lesene, ed a chiudere la partizione centrale si sovrappone una parete decorata con motivi liberty in cui è incastonato l’orologio pubblico, sormontato dalla campana civica.

Le linee decorative dell’elemento centrale si ripetono, in forma semplificata sulle due testate della galleria, quindi in asse al prospetto sul corso Garibaldi e su quello di via Miraglia. Il fronte sulla via Osanna, pur rispettando il ritmo degli elementi architettonici e i motivi decorativi degli altri prospetti non ha elementi assiali.

All’interno prevale una razionalità degli spazi impreziosita da fluide soluzioni distributive che si fondono con le decorazioni e gli arredi (in parte originali).

Tratto da:Reggio città d’Arte (di Renato G. Laganà) anno 2006