IL CARNEVALE, SIGNIFICATO E STORIA

Non tutti sanno che la parola Carnevale deriva dal latino “carnem levare”  con significato di  eliminare la carne”. Il Carnevale si inserisce nella tradizione cattolica come momento di festa che precede la Quaresima poiché indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno subito prima del periodo di astinenza e digiuno della in attesa della Pasqua dove soprattutto si evita di mangiare la carne.

In Italia è una festa molto sentita e per questo evento si organizzano in tantissime città sfilate con carri allegorici e maschere di ogni genere. I festeggiamenti maggiori avvengono il giovedì grasso e il martedì grasso, ossia l’ultimo giovedì e l’ultimo martedì prima della Quaresima che, nel Rito Romano, inizia il giorno successivo del mercoledì delle ceneri.

Questo periodo, essendo collegato con la Pasqua non ha una ricorrenza annuale fissa ma variabile. Essendo la Pasqua cattolica ricadente in un periodo che va dal 22 marzo al 25 aprile intercorrendo 46 giorni tra il Mercoledì delle ceneri e la stessa Pasqua, ne deriva che in anni non bisestili, il martedì grasso cade dal 3 febbraio al 9 marzo. Carnevale e Quaresima quindi sono due rituali opposti ma collegati. Il primo è tutto festeggiamenti, il secondo tutto pentimento. Quando comincia il secondo il primo si conclude.

Il Carnevale oggi viene inserito, come detto, nella tradizione cattolica ma le sue origini vanno molto indietro nel tempo. I festeggiamenti richiamano infatti festività molto antiche come i saturnali romani o le dionisiache greche.

Durante i “saturnali romani” veniva eletto un “princeps” come caricatura della nobiltà, cui venivano dati tutti i poteri: aveva una maschera colorata e sgargiante che impersonava un dio degli inferi custode delle anime dei defunti. Si pensava che mascherandosi si invitassero a ritornare in terra gli spiriti dei defunti per fare baldoria e divertirsi, in cambio di raccolti abbondanti e prosperità. Inoltre ognuno aveva la possibilità di essere chi voleva, mascherando la propria identità per dedicarsi ad ogni sorta di piacere.

Nell’Antica Babilonia dopo l’equinozio di primavera si organizzavano cerimonie con cortei in cui si rappresentavano allegoricamente le forze del caos che contrastavano la ricreazione dell’universo. Il periodo poi, si concludeva con un rinnovamento del cosmo, libertà, festeggiamenti e capovolgimenti dell’ordine sociale.