Cosenza, devia un torrente per creare uno stabilimento abusivo

Devia il corso del torrente ‘Coserie‘ per creare una piscina artificiale per il suo stabilimento balneare abusivo. I Finanzieri della Compagnia di Rossano, nell’ambito di mirate attività di controllo del territorio, hanno scoperto e posto sotto sequestro un’area di circa 3000 metri quadrati insistente nell’alveo del torrente, in agro di Cropalati.

I Finanzieri, insospettiti da una serie di cartelli stradali indicanti una struttura ricreativa nei pressi del torrente, denominata ‘Vurga‘ , avevano modo di scoprire che, nella natura pressoché incontaminata della pre-Sila jonica, nel comune di Cropalati, un soggetto aveva creato un vero e proprio lido balneare attrezzato, denominato ‘Cubano Vurga‘, arrivando a modificare il letto del torrente Coserie per creare una piscina artificiale e agevolare la balneazione degli avventori.

 I Finanzieri avevano modo di constatare che nei pressi del corso d’acqua era stato allestito un bar con tanto di barbecue e servizi, e i massi naturalmente collocati nel torrente erano stati asserviti a punto d’appoggio per scivoli e altre attrezzature ludiche. Alla vista delle Fiamme Gialle il gestore della struttura, identificato in A. F., 39 anni, che inizialmente si dava alla fuga salvo essere raggiunto poco dopo, confermava di non essere in possesso di alcuna autorizzazione per l’occupazione del suolo demaniale, ovvero di documentazione per l’esercizio di attività di ristorazione o somministrazione bevande. L’uomo è risultato addirittura sprovvisto di partita Iva.

Le Fiamme Gialle hanno altresì accertato che l’uomo abbia svolto lavori non autorizzati nell’alveo del torrente, operando degli scavi, creando un terrapieno e rendendolo impermeabile con l’apposizione di teli in plastica al fine di allestire una vera e propria piscina per il relax dei bagnanti, modificando con tale opera il corso naturale del torrente Coserie e creando un bacino artificiale estraneo all’ecosistema e potenzialmente pericoloso in caso di forti precipitazioni, aggravando, di fatto, il rischio idrogeologico in un’area geografica già duramente colpita da fenomeni alluvionali.

Appurata l’inesistenza di alcuna autorizzazione e la totale abusività delle opere collocate sull’area, i Finanzieri, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, ponevano l’intera zona sotto sequestro apponendo sigilli alle infrastrutture e recintandola. Il gestore dell’attività abusiva è stato denunciato all’Autorità giudiziaria e dovrà rispondere dei reati di deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi, di invasione dei terreni e di abusiva occupazione di spazio demaniale.

[adnkronos 18 agoso]