FESTA DELLA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE (FESTA I MARONNA)

La Festa della Madonna della Consolazione, per i reggini festa i Marònna, è un evento particolarmente sentito dal popolo che risiede sulle sponde “continentali” dello Stretto e non solo. Una festa che da tempi remoti caratterizza cultura e usanze, un rito che si ripete ininterrottamente dal 1636.

A Reggio Calabria, ogni anno, il secondo sabato del mese di settembre, si celebra la Patrona Protettrice, la Vergine Maria Madre della Consolazione. Già dalla sera del venerdì i fedeli si recano alla Basilica dell’Eremo per trascorrere in preghiera la notte ai piedi della Beata Vergine mentre all’esterno si suonano e si ballano le “tarantelle” rendendo la notte di un particolare fascino.

Al mattino, grazie ad oltre 100 portatori della Vara, al grido di Oggi e sempre, viva Maria!”,  una splendida e lunga processione porta la Sacra effigie della Madonna, dal Santuario di Santa Maria della Consolazione (o Basilica dell’Eremo per i reggini semplicemente “Erimu”) situato nella parte alta della città fino al Duomo edificato sul centralissimo Corso Garibaldi a pochi metri dal Lungomare Falcomatà. La Vara, dopo aver percorso la discesa di via Cardinale Portanova, il Viale Amendola e il Corso Garibaldi giunge al piazzale del Duomo dove, prima dell’ingresso in Cattedrale è oggetto della tradizionale volata”, l’ultima fatica dei portatori consistente nel fare, sotto il peso dell’immane effigie,una corsa dall’inizio della piazza del Duomo fin d’avanti la scalinata della Cattedrale. A scesa ra Maranna  è sempre accompagnata da un’intensa commozione, con pianti e richiesta di “grazie”, le donne, quasi tutte scalze per “voto”, accompagnano pregando “L’Avvocata del Popolo Reggino“.

La processione, tra le più imponenti e le più importanti feste religiose d’Italia richiama a Reggio centinaia di migliaia di fedeli provenienti dalla Calabria e dalla vicina Sicilia. Sono moltissimi gli emigrati che rientrano per l’occasione. Durante la festa la città muta il suo tradizionale aspetto con le immancabili “giostre” e “bancarelle”, gli spettacoli musicali ed artistici in ogni piazza cittadina e, in ogni angolo, tavolini per servire gli irrinunciabili “panini chi frittuli”o “panini cu satizzu”.

La festa si conclude il martedì con  un’altra processione pomeridiana sul Corso Garibaldi e a mezzanotte,  i tradizionali, spettacolari ed emozionanti “giochi i focu” sparati dalla spiaggia di Calamizzi.

Il “quadro” della Madonna della Consolazione, permane ancora al Duomo fino alla domenica successiva al 21 novembre data in cui viene riportata nella sua dimora abituale alla Basilica dell’Eremo custodita con immenso amore dai fedeli  Padri Cappuccini.