ECCELLENZE DI CALABRIA: IL PECORINO CROTONESE

Il pecorino crotonese è un formaggio tipico calabrese ottenuto con latte intero di pecora proveniente da pecore allevate esclusivamente nella zona di produzione. E’ un formaggio grasso con un’aroma media, medio-elevata o piccante nelle varianti fresco semiduro, stagionato, anche da grattugia.

La forma è cilindrica, con facce piane del diametro, in funzione del peso, di 10-20 cm, lo scalzo è diritto o leggermente convesso, alto 6-15 cm. Il peso varia da 0,5 a 5 kg anche se si producono forme di dimensioni più grandi senza andare, però, oltre i 10 kg con stagionatura superiore ai sei mesi. In questo caso il diametro delle facce varia da 20 a 30 cm e lo scalzo da 15 a 20 cm. La sua stagionatura varia da 60 a 90 giorni. Ha ottenuto il riconoscimento della denominazione di origine protetta (D.O.P.), ai sensi del regolamento CEE N°. 2081/92 del Consiglio, nel 2014.

Il formaggio dalla pasta tenera e dolce, di colore bianco o leggermente paglierino, ha un gusto deciso, morbido e leggermente acidulo, la crosta è sottile e sono evidenti i tipici segni del canestro; la pasta è uniforme e cremosa di colore bianco latte, con rare occhiature.
Il formaggio a pasta semidura è dotato di un gusto intenso e armonico, la crosta e’ spessa con evidenti i tipici segni del canestro, di colore leggermente bruno, la pasta è compatta con rare occhiature.
Il formaggio a lunga stagionatura è dotato di gusto intenso e deciso, dal leggerissimo retrogusto piccante. La pasta, di colore leggermente paglierino, presenta rare occhiature la crosta con evidenti i tipici segni del canestro è dura e bruna che può anche essere curata con olio di oliva.

Il pecorino crotonese può essere consumato come antipasto, oppure affiancato a prodotti della cucina calabrese accostato con pomodori secchi, peperoncini sott’olio e cipolle di Tropea. Lo stagionato è anche da grattugia da accompagnare ai primi piatti.

La zona geografica di produzione è un’area omogenea sia dal punto di vista geografico che storico-culturale e coincide, sostanzialmente, con il territorio del Marchesato di Crotone, che sin dall’anno 1390 dell’era volgare identifica il territorio in questione.
L’area di produzione è caratterizzata dalle tipiche colline locali di argilla plioceniche del crotonese e nella fascia montana confinante con la provincia di Crotone, che va dalla Sila Piccola alla Sila Grande e comprende i seguenti territori:

Provincia di Crotone: i comuni di Belvedere Spinello, Caccuri, Carfizzi, Casabona, Castelsilano, Cerenzia, Ciro’, Ciro’ Marina, Cotronei, Crotone, Crucoli, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Melissa, Mesoraca, Pallagorio, Petilia Policastro, Rocca di Neto, Roccabernarda, San Mauro Marchesato, San Nicola Dell’Alto, Santa Severina, Savelli, Scandale, Strongoli, Umbriatico, Verzino.
Provincia di Catanzaro: i comuni di Andali, Belcastro, Botricello, Cerva, Cropani, Marcedusa, Petrona’, Sellia, Sersale, Simeri Crichi, Soveria Simeri, Zagarise.
Provincia di Cosenza: i comuni di Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Cariati, Cropalati, Crosia, Mandatoriccio, Paludi, Pietrapaola e San Giovanni in Fiore, Scala Coeli, Terravecchia.